Otto Bandiere

Nurhaci, fondatore delle Bandiere, artefice della conquista della Cina, nonno del primo imperatore della dinastia Qing

Le Otto Bandiere (in mancese: jakūn gūsa, il cinese: 八旗 baqí) erano divisioni amministrative in cui venivano suddivise tutte le famiglie manciù.

Create da Nurhaci dopo aver unificato le tribù manciù, hanno strutturato non solo l'organizzazione militare ma anche l'intera società.[1] Ogni manciù, uomo o donna, apparteneva a una Bandiera, e questa appartenenza era ereditaria. Questo ruolo è stato ulteriormente rafforzato dopo la conquista della Cina, dove il sistema delle Bandiere venne utilizzato dalla dinastia Qing per conservare l'identità manciù (specialmente attraverso il sistema dei "matrimoni diretti"), mentre individuava istituzioni civili e militari che controllavano la Cina.

L'elemento individuante delle Bandiere era la compagnia (manciù: niru, cinese: zuoling). Alcune di queste compagnie conservavano i legami familiari o tribali che esistevano tra i loro membri originali, mentre altre si stavano deliberatamente liberando da questi legami per creare una forza militare più centralizzata. Si supponeva che ogni compagnia fornisse 300 uomini come contributo alla Bandiera a cui apparteneva.

  1. ^ Elliot 2001, prefazione.

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